“Il nome del Senatore Gianluigi Paragone alla presidenza della Commissione di inchiesta sul sistema bancario è emerso, nella discussione della maggioranza, assieme a quello del Prof. Savona come candidato alla guida della Consob. L’impressione che abbiamo è che il Movimento 5 Stelle, dopo essere stato costretto a rinunciare alla candidatura di Marcello Minenna, abbia avuto come compensazione la presidenza della Commissione di inchiesta per il Senatore Paragone”.
Lo ha detto Claudio Mancini, Deputato del Partito Democratico, alla Camera nel corso dell’esame della proposta di legge sull’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sul settore bancario e finanziario.
“La Commissione di inchiesta sul sistema bancario – ha continuato Mancini – non è altro che uno scambio per la presidenza della Consob, tanto che ci domandiamo se l’accelerazione in aula dell’esame di questo provvedimento e il rinvio in Commissione Finanze del prof. Savona per valutarne i requisiti, non siano collegati. E’ del tutto evidente che si sta giocando con il rinvio della nomina del presidente della Consob per incassare prima quella del Senatore Paragone.
Siamo di fronte a una vera e propria lottizzazione di due cariche che dovrebbero essere di garanzia, una di una Autorità di vigilanza sul mercato, l’altra una Commissione di inchiesta su una materia delicatissima, un accordo di potere sancito per soddisfare le due anime della maggioranza. Siamo sicuri – conclude Mancini – che fino a quando il Senatore Paragone non si sarà insediato alla guida della Commissione di inchiesta, non arriverà il via libera alla nomina di Savona alla Consob”.